Mutuo Ipotecario

Si tratta di una tipologia di mutuo a media-lunga durata, che supera i 5 anni. Viene utilizzato per l’acquisto o la sistemazione di un immobile poiché, in caso di insolvenza del mutuatario, il mutuante può avvalersi del “diritto di rivalsa” sull’abitazione, su cui grava l’ipoteca, ossia la garanzia sul prestito.

L’ipoteca sull’immobile va registrata nel Registro degli Immobili, ubicato nel Comune dove è situata l’abitazione e ha una durata di 20 anni dalla sua definizione. Trascorso questo lasso di tempo, se non viene rinnovata, l’efficacia dell’iscrizione termina. La registrazione e la stipulazione del contratto di mutuo viene affidata al notaio.

Mutuo Ipotecario: le caratteristiche principali

Nella maggior parte dei casi quando si parla di mutuo, si fa riferimento al mutuo ipotecario, ossia un prestito garantito da un’ipoteca, disciplinato dall’articolo 1.813 del Codice Civile.

Come si accennava, l’ipoteca è una garanzia che tutela il creditore, ossia la banca, nel caso in cui debitore non paghi una o più rate mensili. Proprio per questo i tassi applicati sui mutui sono più bassi rispetto a quelli di un prestito personale.

Le garanzie nel mutuo ipotecario

Se nel mondo dei prestiti non ipotecari, l’unica garanzia esibita dal debitore è la documentazione pregressa che certifica la sua capacità di disporre di un reddito (busta paga per un lavoratore dipendente, fatture per partite Ive e aziende), nel mutuo ipotecario le garanzie richieste sono:

  • garanzie reddituali e patrimoniali che la banca verifica quanto esegue l’istruttoria;
  • garanzia ipotecaria, che permette all’istituto di rivalersi nei confronti dell’immobile.

Gli interessi nel mutuo ipotecario

Il mutuo ipotecario, che può essere a tasso fisso o variabile, non è esente da interessi, stabiliti nel piano di rimborso concordato. Il prezzo del finanziamento, oltre all’importo richiesto, è composto:

  • dall’ EURIBOR, per il tasso variabile;
  • dall’IRS per il tasso fisso;
  • dallo spread, la maggiorazione che rappresenta il vero guadagno della banca.

Tipologie Mutuo Ipotecario

  • tasso fisso, in cui il cliente versa all’istituto di credito sempre lo stesso interesse per tutta la durata del mutuo. É particolarmente consigliato per chi ha bisogno di conoscere in anticipo la rata mensile e non vuole rischiare di andare in contro a situazioni di innalzamenti improvvisi degli Euribor;
  • tasso variabile, in cui il cliente paga importi diversi a seconda dell’andamento mensile dei tassi di interesse. É adatto nel caso in cui le variazioni dei tassi Euribor sono convenienti e se l’inflazione non segnala picchi elevati.

Mutuo Ipotecario vs Prestito

Le principali differenze tra il mutuo ipotecario e il prestito sono:

  • la presenza dell’ipoteca che, nel primo caso, funge appunto da ulteriore garanzia, nel caso in cui il debitore dovesse macchiarsi di insolvenza;
  • la durata, poiché se il mutuo può essere rimborsato in 30-40 anni, un prestito che rientra nelle norme del credito al consumo, non può andare oltre i 10 anni;
  • il tasso, che nel caso del mutuo può essere di vario tipo (variabile, fisso, misto ecc.) mentre nel prestito è fisso.

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